Facciamo volare la ricerca...

Salve a tutti sono Nati la mamma di una bambina farfalla Jais nata il 22.02.2008 affetta da epidermolisi bollosa semplice.

I bambini farfalla sono dei bimbi affetti da una rara malattia genetica, l'epidermolisi bollosa (EB). La malattia provoca bolle e lacerazioni con minimi sfregamenti della pelle complicando notevolmente il modo di vivere i questi bambini.

L'epidermolisi bollosa: la variante più grave non permette di sopravvivere, la più lieve a volte non consente nemmeno di giocare, ma per lo meno permette di vivere. Per i bambini farfalla la sofferenza è una triste compagna di vita, non sanno cosa vuol dire vivere senza provare il dolore fisico.

Ho creato questo blog perchè sono determinata a far conoscere questa malattia, e a raccogliere fondi per la ricerca dato che purtroppo al momento è incurabile...In Ticino (CH) dove viviamo, Jais è la seconda bambina affetta da epidermolisi bollosa e nel resto della Svizzera si contano circa 214 casi totali, e per questo che ho bisogno l'aiuto di tutti voi... diamo voce a questi bambini e permettiamo loro di volare verso la vita!!!!

domenica 30 agosto 2009

ECCO LE FOTO DELLA FESTA DELLE FAMIGLIE
















Voglio ringraziare tutte le persone che erano presenti ieri alla festa delle famiglie di solduno per l'enorme interesse e la sensibilità dimostrati, c'è davvero tanta gente con un cuore grande grande!!!Ed è proprio grazie a gente come voi che un giorno Jais e tutti i bambini farfalla potranno cominciare una nuova vita!!!
GRAZIE!!!!!!

venerdì 28 agosto 2009

CARI LETTORI

Potete aiutarci anche eseguendo dei lavoretti che portano per tema le farfalle e donandoceli per la vendita di beneficenza o regalandoci materiale come filo di cotone stoffe pitture pennelli e altro così da ridurre al minimo le spese , oppure se siete bravi con l'uncinetto collaborando alla realizzazione delle spille farfalla. Potete contattarmi via e-mail vi invierò le istruzioni e naturalmente il materiale.
Grazie di cuore

giovedì 27 agosto 2009

RIVISTA SPAZIO SALUTE

È uscito il nuovo numero della rivista spazio salute, a pagina 23 contiene un articolo sull'epidermolisi bollosa che ho inviato qualche mese fa...

Piano piano il nostro grido al mondo comincia a sentirsi...

piano piano la gente comincia a conoscere questa malattia...piano piano ...

i bambini farfalla cominciano a non essere più invisibili...!!!

mercoledì 26 agosto 2009

TRATTAMENTO DI UN NEONATO AFFETTO DA EB (di debra italia onlus)

Il neonato non deve essere messo in incubatrice salvo per motivi specifici, come una nascita prematura. Nella culla, il bambino deve essere adagiato su un materassino soffice che dovrà essere utilizzato anche come mezzo per trasportare o spostare il bimbo in modo da limitare le manipolazioni ed evitare danni alla pelle che e' estremamente fragile.
Se il bambino deve essere sollevato dal materasso, bisogna ruotarlo prima su un fianco, posizionare le mani dietro la nuca e sotto i glutei, rigirarlo nuovamente sulla schiena, accoglierlo nelle braccia e sollevarlo.
Non sollevare mai il bambino afferrandolo sotto le ascelle! Si ricorda che sfregamenti e graffi causano la formazione di vesciche e lo scollamento della pelle. Una pressione sulla pelle senza sfregamenti è invece del tutto innocua.

COSA È L'EB (di Debra Italia onlus)


Spiegare cosa sia una patologia complessa come l'EPIDERMOLISI BOLLOSA (EB) non è compito affatto semplice.
Proviamo dunque a farlo partendo da qualche esempio.
Epidermolisi significa letteralmente rottura della pelle, ma anche delle mucose.Bollosa si riferisce invece alla tendenza a formare bolle, vesciche e scollamenti della cute e delle mucose, che si riempiono di siero, dovuti a traumi o frizioni anche minimi.Ciò significa che già alla nascita, in caso di parto naturale, il neonato presenta spesso grosse bolle ed estese lacerazioni della pelle, che guariranno solo dopo mesi di ricovero, con dolorose medicazioni quotidiane. Senza contare le difficoltà legate alla nutrizione, che impone l’uso di specifici biberon che non prevedano una suzione troppo intensa, e alla manipolazione, che consente il sollevamento dalla culla solo con particolari precauzioni.
Per tutta la vita un paziente EB deve fare i conti con diverse ore di medicazioni e bendaggi quotidiani, con continue terapie a base di antibiotici per combattere il pericolo di infezione delle ferite sempre aperte, con spesso ripetuti interventi di dilatazione esofagea e di ricostruzione delle mani (che soprattutto nella tipologia Distrofica della malattia, tendono in breve tempo a chiudersi impedendo quasi totalmente l’uso delle dita) oltre che con il rischio sempre in agguato dell’insorgenza di complicanze nefrologiche e di letali tumori della pelle.Ogni nuovo giorno questi malati combattono una dura battaglia per la loro vita e il terreno di scontro è il loro stesso corpo. Spesso si parla, a proposito di Epidermolisi Bollosa, anche di “Sindrome dei bambini farfalla”, facendo riferimento alla fragilità, che li accomuna con quella proverbiale delle ali della farfalla, che è diventata il simbolo di Debra International e di tutte le sue varie declinazioni nazionali.
Oltre agli aspetti medico-sanitari, non possiamo tralasciare le implicazioni psicologiche e sociali che contribuiscono a determinare la qualità della vita dei malati EB. Pensiamo semplicemente cosa debba significare per un bambino non poter essere abbracciato e coccolato come tutti gli altri, non poter correre e giocare, dover sempre mantenere una sorta di distanza di sicurezza dagli altri e dal mondo. Oltre alla difficoltà di convivere con una patologia che è sotto gli occhi di tutti, che attira la curiosità degli altri e trasforma la malattia in una “diversità” inaccettabile.
Fortunatamente si tratta di una malattia “rara”, che in Italia colpisce un bambino su circa 82.000 nati (a fronte di una media mondiale di uno su 17.000, per un totale di circa 500 mila di malati), ma proprio per questo anche “orfana” dal punto di vista degli investimenti per la ricerca, che si rivolgono invece a patologie più diffuse.
A complicare questo quadro contribuisce anche la complessità di varianti della malattia stessa, che si suddivide in tre tipologie principali (Simplex, Giunzionale e Distrofica), ciascuna a sua volta comprendente svariate sottotipologie.Questo perché si tratta di una malattia genetica, che può anzitutto essere dominante (cioè trasmessa da un genitore malato) o recessiva (cioè trasmessa da entrambi i genitori portatori sani) e varia notevolmente a seconda del gene che subisce la mutazione.Ciò significa anche che non si può dunque parlare di un’unica cura, ma di tante cure quante sono le tipologie di EB.
Per il momento, grazie al lavoro dell’equipe del Prof. Michele De Luca, dell’Università di Modena, è stato eseguito con successo il primo trapianto al mondo di pelle geneticamente modificata in un malato di EB Giunzionale, ma la strada da percorrere per aiutare tutti gli altri ammalati è purtroppo ancora lunga e impegnativa.

martedì 25 agosto 2009

Articolo del "Caffè" 17.05.2009 (Ezio Rocchi Balbi)


La storia



Nata, unica in Ticino, con una malattia rarissima e incurabile




"La mia piccola Jais è una bambina farfalla"




Nata senza la pelle sulle mani e sui piedi, ora fragile e indifesa, la mamma racconta come la

scienza non sa dare una risposa







La piccola Jais ha un anno e dovrebbe muovere i suoi primi passi, ma a differenza degli altri bambini della sua età non può ancora calzare le scarpine. Jais ha una malattia rarissima e praticamente incurabile, l'epidermolisi bollosa, e a quel che risulta è l'unica bambina ticinese affetta da una patologia che è registrata, statisticamente in circa duecento casi in tutta la Confederazione. Una malattia genetica veramente rara; sembra che capiti, alla nascita, ad un bimbo su 17 mila."È purtroppo è capitato a noi, che siamo passati dalla gioia più grande allo sgomento totale - racconta al Caffè la giovanissima mamma Natascia, 22enne di Solduno che ricostruisce il momento del parto, all'ospedale di Locarno il 22 febbraio di un anno fa-. Durante la gravidanza era tutto perfetto, all'ecografia tutto ok, poi alla nascita si è visto subito che era senza pelle ai piedi, ai talloni e alle mani...Lo sconcerto era generale, era evidente che nessuno tra i medici e sanitari aveva mai visto una cosa del genere". In effetti la rarità della malattia, praticamente inedita in Ticino, è solo l'inizio del calvario che la piccola Jais dovrà sopportare. dopo due settimane di ricovero in pediatria, con inutili test, analisi e sospetti funghi, si rende necessario il trasferimento a Bellinzona dove, almeno basandosi su testi clinici, spunta almeno l'idea di una diagnosi. "Le hanno fatto anche tre biopsie (senza anestesia) di cui non abbiamo mai ricevuto i risultati- ricorda Natascia spiegando come, una volta memorizzata quella parola assurda, epidermolisi bollosa , tutto quello che c'era da sapere l'ha scoperto su internet-. Vedendo le prime immagini siamo rimasti terrorizzati, poi fortunatamente abbiamo capito che si trattava di casi, perché l'epidermolisi bollosa ha tre varianti e Jais ha contratto la più 2leggera. È sempr sul web che la giovane mamma e papà Angelo , 23 anni, hanno fortunatamente trovato l'associazione italiana Debra, una onlus tra le poche che offrono un minimo di assistenza, collaborazione e "istruzioni" per casi rari come questi. "Qui in Ticino nessuno ne sapeva nulla di questa malattia e sono stati loro a mettermi in contatto con Debra Svizzera e a farmi scoprire gli altri 'bambini farfalla', traducendolo dal tedesco schmetterlings kinder- spiega Natascia-. E se ho accettato di parlare della triste storia della nostra Jais non l'ho fatto per suscitare pena o chiedere aiuto economico, ma per sensibilizzare la gente verso queste malattie che, essendo rarissime, non interessano, non fanno mercato per le aziende farmaceutiche e quindi nessuno fa investimenti e ricerche per trovare cure adeguate. Ecco perchê, se qualcuno vuole dare un contributo, lo dia a questa piccola associazione, perchè tutti danno qualcosa per curare l'AIDS o i tumori, ma ai bambini farfalla non pensa nessuno". L'appello di Natascia è sincero ed orgoglioso, anche se dalla nascita ha dovuto rinunciare al suo osto di venditrice in un grande magazzino e col marito Angelo- che sta ultimando gli studi di tecnico di radiologia- deve dividersi alle trasferte all'Inselspital di Berna per le cure della bambina.

"pensavo di prendermi una anno di congedo, ma non è proprio possibile-aggiunge Natascia-. A chi posso chiedere di occuparsi di Jais, forarle le vesciche, medicarla in continuazione? Scusatemi se mi ripeto, ma non è un problema di soldi, perchè riceviamo il necessario dall'AI a dallo Stato, l'aiuto economico necessario; è solo che vorremmo un po'di sensilbilità in più per questi bambini, come la mia Jais, che hanno avuto la sfortuna di nascere con una malattia così rara da sembrare quasi invisibile. Bambini così fragili e indifesi, bambini farfalla appunto...".





Ezio Rocchi-Balbi

Festa delle famiglie Solduno

Domenica 29 agosto saremo alla festa delle famglie a Soduno per la bancarella di beneficenza...siete tutti invitati!!!!

A partire dalle 12.00 all'oratorio San Giovanni di Solduno!!!!

Un grazie di cuore al GAP di Solduno che ci ha gentilmente invitato!!!!

lunedì 24 agosto 2009

Ecco le nuove cornici in vendita







Ecco le nuove cornici in vendita realizzate con la tecnica del quilling naturalmente il ricavato è devoluto alla ricerca sull'epidermolisi bollosa.

Un ringaziamento speciale







All'associazione teatrale Thalia che ha devoluto parte del ricavato dello spettacolo del 19.06.2009 svolto a Minusio a favore della ricerca sull'epidermolisi bollosa

Perchè bambini farfalla?


Vengono chiamati così per la fragilità della loro pelle che li accomuna alle ali di una farfalla.

Alcuni oggetti in vendita
















Sono tutti fatti a mano da me mia mamma mia suocera e tanti tanti amici.





Il ricavato delle vendite va interamente alla ricreca sull'epidermolisi bollosa





Se avete idee o suggerimenti per nuovi lavoretti scrivetemi!!!

Festa solduno











Eccoci ancora all'opera alla festa patronale di Solduno

La raccolta fondi




Abbiamo organizzato una raccolta fondi vendendo farfalle fatte all'uncinetto e bigliettini disegnati dai bambini della scuola e l'asilo di Minusio.
Foto: Festa fine anno scolastico Minusio

La ricerca

La ricerca sull'epidermolisi bollosa purtroppo viaggia molto lentamente, è una malattia rara quindi le persone che ne soffrono sono molto poche per questo le grandi case framaceutice non finanziano la ricerca, è per questo che vi chiedo di aiutare questi bambini serve l'aiuto di tutti!!!!